Il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare ha detto la sua sui processi che stanno bersagliando i politici di maggioranza.
Le ultime inchieste giudiziarie hanno destato qualche sospetto a Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare. Il politico ha notato una certa somiglianza fra le ultime vicende legali ed il continuo scontro, andato avanti per più di vent’anni, fra Silvio Berlusconi e la magistratura.
Le inchieste nei confronti di Daniela Santanchè, di Andrea Delmastro e di Leonardo Apache La Russa, figlio dell’attuale presidente del Senato, sembrano connesse, secondo Lollobrigida, da un sottile filo rosso: quello del partito di appartenenza degli indagati. Queste ultime vicende legali, infatti, sono dirette ad esponenti di Fratelli d’Italia, il gruppo politico di maggioranza.
“Noi, gli eredi di Berlusconi”
Francesco Lollobrigidia ha rilasciato un’intervista a Il Foglio in cui ha presentato la social card contro il caro prezzi: un bonus di 380 euro per chi ha un Isee inferiore ai 15 mila euro. Nel corso del suo intervento però ha anche parlato di magistratura: “D’altronde siamo gli eredi di Berlusconi – ha commentato con ironia – e queste sono le conseguenze“.
Per il ministro, in sostanza, “prima è toccato a lui, ora tocca a noi“. Il Cavaliere, secondo Francesco Lollobrigida, “aveva raccolto in sè tutte le potenzialità delle inchieste dei magistrati, adesso che non c’è più ha liberato energia“.